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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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I doveri, II, 3
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originale
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[3] Atque utinam res publica stetisset quo coeperat statu nec in homines non tam commutandarum quam evertendarum rerum cupidos incidisset! Primum enim, ut stante re publica facere solebamus, in agendo plus quam in scribendo operae poneremus, deinde ipsis scriptis non ea, quae nunc, sed actiones nostras mandaremus, ut saepe fecimus. Cum autem res publica, in qua omnis mea cura, cogitatio, opera poni solebat, nulla esset omnino, illae scilicet litterae conticuerunt forenses et senatoriae.
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traduzione
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3. Ah, se fosse rimasta in piedi la repubblica nello stato in cui aveva incominciato ad essere e non si fosse imbattuta in uomini desiderosi non tanto di mutare la situazione quanto di sovvert?rla. In primo luogo m? sarei dedicato pi? all'azione - come solevo fare quando vigeva ancora la repubblica - che non allo scrivere, e poi avrei affidato agli scritti stessi non queste osservazioni, ma le nostre azioni - come spesso ha fatto. Ma quando fin? di esistere lo Stato, nel quale solevo riporre ogni mia cura, pensiero e attivit?, tacque anche quella mia forense e senatoria.
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